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venerdì 19 aprile 2019

PHAROAH SANDERS: QUANDO IL SAX, DA FREE DIVENTO' SOUL



   Pharoah Sanders con il suo sax tenore ha dimostrato sin dall'inizio della sua carriera come musicista jazz, di andare sempre oltre gli stili e la tecnica strumentale. Il suo incontro con John Coltrane (entrambe suonavano il sax tenore) è stato fondamentale per farsi conoscere nel mondo del jazz.
   Con Coltrane ha condiviso una buona parte del periodo in cui il jazz diventava 'free' abbandonadosi a schemi interpretativi liberi e pieni d'improvvisazione. Ma come ben sappiamo, tutto ha una fine, ed anche il capitolo del 'free jazz' a conclusione degli anni '60 si chiude e per molti jazzisti di gran fama iniziano periodi di oblio o di virate verso altri mondi sonori.
   Negli anni '70, non sono pochi i jazzisti che, facendo di necessità virtù, decisero di sperimentare un jazz più commerciale e radiofonico. LOVE WILL FIND AWAY per la Arista Records, pubblicato nel 1977, è il capitolo discografico che avvicina Sanders alle sonorità della soul music. Ad onor del vero, Sanders era già avvezzo all'R'n'B, avendolo digerito alla fine degli anni '50 quando a Little Rock, sua città natale, s'intrufolava nei vari club dove suonavano i vari gruppi di jazz ed r'n'b, e poi appena trasferitosi a New York City dove suonava in varie band di r'n'b. E prima di LOVE WILL FIND AWAY, nel 1971 c'era stato l'incontro con Stanley Clarke per l'album BLACK UNITY dove in due lunghe suite, il caos sonoro tipico del free-jazz si amalgamava con le sonorità black provenienti dall'Africa. 
   LOVE WILL FIND AWAY è un disco ancor'oggi fresco e piacevole, con un Sanders che non manca (pur essendo un lavoro più commerciale e di facile ascolto) di rimarcare con il suo sax le sue radici nel free jazz. La produzione del disco è affidata a Norman Connors,  batterista jazz, formatosi negli anni '70 nei dischi dei sassofonisti Carlos Garnett, Sam Rivers e dello stesso Sanders nel periodo in cui incise per la Impulse. Ma Connors ai tempi di LOVE WILL FIND AWAY aveva già virato verso sonorità più soul ed r'n'b, inanellando una serie di successi discografici avvalendosi anche delle splendide voci di Michael Henderson, Jean Carne e Phyllis Hyman. Connors collabora anche agli arrangiamenti, nella composizione di alcuni brani e canta brevemente in un duetto con Phyllis Hyman nel brano Everything I Have Is Good che chiude il disco, con un arrangiamento soul-reggae e da solo in Pharomba scritto insieme a Sanders, dove su una base di sonorità caraibiche il sax di sanders vola libero. La Hyman la ritroviamo anche in Love Is Here ed in As you Are (il brano più soul ed anche più bello dell'intero disco). La cantante era reduce dall'enorme successo ottenuto prestando la sua voce nel disco di Connors, YOU ARE MY STARSHIP pubblicato dalla Buddha Records nel 1976 che arrivò al 5° posto nella classifica r'n'b ed al primo in quella jazz. 
   Nel disco compare anche la cover di Got To Give It Up di Marvin Gaye che chiude il lato A senza convincere più di tanto, tanto da sembrare più un riempitivo. Altra cover dove un arrangiamento d'archi la fanno da padrone, è Answer Me, My Love. originariamente una popular song di origine tedesca, che in seguito ritradotta in inglese, divenne un successo di Nat King Cole nel 1954. A chiusura non rimane che citare il brano di apertura della facciata A che da il titolo al disco Love Will Find Away, molto lirico dove si notano i contrappunti solistici del piano di Bobby Lyle, altro talento che poteva già vantare una jam session con Jimi Hendrix (poco prima di morire nel 1970, Jimi sembra volesse formare un gruppo di jazz rock) ed un ingaggio per il tour del '74 della band Sly & Family Stone.
   Dopo questa parentesi tra il pop ed il soul jazz, la discografia di Pharoah Sanders ha continuato su binari più jazzistici, per poi ritrovarsi in ambito soul, anni dopo, nel 1998, in versione di ospite nel disco di Terry Callier per la Verve Records, TIME PEACE.     

a cura di: Gianfranco Ventrosini        








  

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