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sabato 13 aprile 2019

SEGNALAZIONI EDITORIALI #02

  Con il numero uscito a Marzo 2019 della rivista 'PROG Italia' diretta da Guido Bellachioma ed edita da Sprea, si è conclusa una lunga ed interessante storia (divisa in tre parti sui N.21/2018, N.22/2019 e N.23/2019) sul periodo 'canterburiano' della scena musicale inglese, dalla metà degli anni '60 ai primi anni '70.
  L'autore, Alberto Popolla, è un clarinettista, arrangiatore e compositore diplomatosi al Conservatorio Licinio Refice di Frosinone. Popolla ha scritto il testo originariamente nel 2012 come tesi di diploma accademico di primo livello in Jazz, e l'ha poi riadattato in tre parti per la pubblicazione su PROG Italia.
 Anche se non si è particolarmente interessati al genere 'progressive' come chi scrive (orientato più verso la black music ed il jazz) la lettura di questo testo riporterà sicuramente indietro nel tempo quando negli anni '60/'70 i generi musicali si contaminavano tra loro. Il rock con il jazz, il jazz con il soul, il rock con l'elettronica o con il blues e così via. Il 'canterbury style' è stato un po' tutto questo o forse no. Gruppi come i Soft Machine, gli Hartfield and the North, i Caravan, i Gong, hanno lasciato significative ed importanti tracce sonore piene di contaminazioni di altri generi musicali.  
   Leggere questa 'Canterbury Story' è stato davvero piacevole. Si ritrovano i nomi e i volti di musicisti di alto livello professionale ed alcuni anche un po' bizzarri, come Robert Wyatt, Hug Hopper, David Allen, Kevin Ayers. 
   L'autore l'ha redatto da appassionato ben documentato, ma anche con gran competenza sia storica che tecnica, essendo un musicista egli stesso. Un valore in più che si aggiunge alla scorrevolezza della scrittura, che non sempre aiuta la digestione dei testi in stile accademico di alcuni scritti sulla musica in genere.


Per un approfondimento : 

V. D'Onofrio / V. Ferro, I 101 racconti di Canterbury. 
                                     Viaggio nella storia di una (non) scena. 

                                     CRAC Edizioni - 1917 








a cura di : Gianfranco Ventrosini    

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