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lunedì 27 maggio 2019

LA METEORA JARRETT NELLA SFERA ELETTRICA DI MILES DAVIS

   Keith Jarrett era un giovane ventenne, quando Miles Davis lo vide dal vivo e gli chiese di far parte del suo gruppo, reduce dalle sessions immortalate nei solchi dell'album IN A SILENT WAY. 
   Ecco che per tutto il 1970, Jarrett si trova catapultato nella sfera elettrica di Davis, quello di BITCHES BREW, senza averne fatto parte. Lo vediamo agitarsi sui tasti del Fender Rodhes (il piano elettrico che caratterizzerà tutto il sound 'fusion' degli anni a seguire) sul palco dell'intensissimo concerto che Davis tenne all'Isola di Wight, dove al Clavinet c'è anche il giovane Chick Corea. Poi è la volta della quattro giorni di esibizioni registrate al Fillmore East di New York City, delle sessioni live tenute al Cellar Door di Washington (in parte anche riprese per la pubblicazione di LIVE EVIL), ed infine in studio il 19 Maggio 1970 per registrare Honky Tonk, incluso nella compilation di inediti GET UP WITH IT, redatta dalla stesso Davis nel 1974.    
   C'è da dire che il Keith Jarrett pianista non ha mai amato suonare elettrico, ma a Miles Davis non seppe dire di no, e gli è stato sempre riconoscente. La sua breve avventura al fianco di Miles, gli diede molta visibilità e fama verso quello che poi sarà il suo grande seguito di estimatori. Nel filmato del concerto di Wight, Jarrett lo si vede agitarsi sulla tastiera del piano elettrico e farsi trascinare coinvolto da quel sound così corposo, senza indugi. 
   Ma si vede che già covava segretamente dentro di lui, il Jarrett musicista, esigente con se stesso e con il suo pubblico, che ci ritroviamo ancor oggi: perfezionista e spocchioso.

a cura di : Gianfranco Ventrosini



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