Translate

lunedì 4 febbraio 2019

SEGNALAZIONI EDITORIALI #01



   


    La musica brasiliana in Italia ha avuto un gran seguito di pubblico, soprattutto negli anni '70,  quando alcuni dei maggiori compositori ed interpreti erano letteralmente di casa nel nostro paese.
   Caetano Veloso, Gilberto Gil, Chico Buarque de Hollanda, Vinicius de Moraes, Toquinho, Irio de Paula hanno vissuto in Italia per brevi o lunghi periodi, durante i quali non solo si esibivano spesso dal vivo nei nostri teatri, ma avevano anche un ottimo seguito televisivo. E non mancarono collaborazioni con alcuni nostri artisti del calibro di Mina, Ornella Vanoni o Sergio Endrigo.
   Detto questo, è stato un piacere rivedere in edicola una rivista italiana che tratta di musica come BLOW UP, che nel numero di Febbraio 2019 annunciasse in copertina l'articolo di fondo sulla Bossa Nova.
   Carlo Babando, in ben 12 pagine del suo "Quando il Brasile disegnò la Bossa Nova", prendendo inizialmente spunto dal mitico incontro discografico tra Frank Sinatra e Antonio Carlos Jobim alla fine degli anni '60, imbastisce un bel racconto avvincente e ben documentato sulla storia della Bossa Nova. La lettura è piacevole e si arriva alla fine dell'articolo soddisfatti. 
   Questo mini saggio, per un giovane lettore potrebbe sicuramente essere il punto di partenza per approfondire l'ascolto di una musica, quella 'brasiliana' in genere (quindi non solo bossa, ma anche samba e jazz di ieri e di oggi) che la radiofonia italiana snobba da sempre. 
   Una delle fonti bibliografiche citate dall'autore è il fondamentale libro di Ruy Castro "Chega de Saudade" tradotto anche in italiano nel 2005 (Angelica Edizioni), ma più recentemente, nel 2014, è uscita in libreria la biografia di Antonio Carlos Jobim, scritta da Sérgio Cabral (Casa dei Libri Editore). Di più facile reperibilità è invece il libro scritto da Caetano Veloso "Verità Tropicale" pubblicato nel 2003 da Feltrinelli.

   a cura di : Gianfranco Ventrosini       

Nessun commento:

Posta un commento